RSA ALFIERI: SAN MARTINO CON NECCI & MUSICA!


RSA ALFIERI: SAN MARTINO CON NECCI & MUSICA!

RSA ALFIERI: SAN MARTINO CON NECCI & MUSICA!

11 Novembre 2016

PUBBLICATO DA Gruppo La Villa

Venerdi 11 Novembre Rsa Alfieri festeggia San Martino organizzando una merenda all’insegna dei Necci!

La giornata sarà accompagnata dalla buona musica di Giuliano & Rossana!

Curiosità: sapete tutti cosa sono i Necci?

I necci o nicci, o cian, sono un piatto tipico di Pescia e della Montagna Pistoiese, della Lucchesia, alta Versilia, Garfagnana, Corsica e dell’alta valle del Reno, nell’appennino bolognese. Altri nomi utilizzati sono ciacci (in Versilia e alta Garfagnana), caccìn (in provincia della Spezia), panèlle (Sestri Levante e dintorni), castagnacci oppure patolle (con cui si identifica un impasto più consistente), nicci (in Corsica). Oggi si tende a considerare il neccio come un dolce, ma le popolazioni rurali lo consumavano accompagnato con vivande salate.

L’impasto è costituito da farina di castagne, acqua e poco sale. La difficoltà maggiore è data però dalla loro cottura, per la quale sono necessarie sia una notevole perizia che appositi strumenti, detti “testi”, da mettere sul fuoco del camino, oppure i “ferri”, che sono dei cerchi di ferro con dei lunghi manici, che vanno messi sul piano della stufa a legna. I testi sono più usati sul versante bolognese dell’Appennino, i ferri, maggiormente sulla Montagna Pistoiese.

La cottura con i testi è particolarmente elaborata: appena sono stati scaldati, su di un testo vengono posate tre foglie di castagno, raccolte in estate e fatte rinvenire in acqua tiepida, poi un mestolo di impasto, altre tre foglie e altro testo caldo, fino a formare una pila. In questo modo il neccio non si attacca al testo e assume aroma e sapore dalle foglie.

Una volta cotti, i necci vengono generalmente riempiti con ricotta (nella versione di lusso con scaglie di cioccolato fondente e/o canditi) ed arrotolati come se fossero cannoli. I necci possono essere anche consumati:

  • a biuscio, termine dialettale che sta per “senza condimento”
  • guercio, con l’aggiunta di una sottile fetta di pancetta prima della cottura o come riempimento. Nel secondo caso si preferisce qualche fetta rotonda di rigatino
  • incicciato, con l’aggiunta di pasta di salsiccia, direttamente nell’impasto o come riempimento. Questa versione è tipica di Pescia e più in generale in tutta la Montagna Pistoiese
  • con la nutella, farcito con abbondante crema di cioccolato. Ovviamente questa versione non appartiene alla tradizione, ma conta numerosi appassionati, specialmente tra i giovani
  • con la ricotta, con l’aggiunta di ricotta ovina o bovina.

Ad ogni modo, qualsiasi sia la modalità di cottura o di ripieno scelto, sono sempre buonissimi!!!!!

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