Disabili e anziani: quali soluzioni offrono le Rsa?

Attività relazionali, ricreative, educative ed approcci non farmacologici


15 Ottobre 2020 | PUBBLICATO DA Gruppo La Villa

Disabili e anziani: quali soluzioni offrono le Rsa?

Secondo l’Istat sono 3,1 milioni le persone non autosufficienti – disabili e anziani in Italia: 1,5 milioni hanno oltre 70 anni e circa 720 mila appartengono a una fascia d’età compresa tra i 45-64 anni. Qual è la situazione in merito all’accoglienza di queste fragilità in Rsa? E quali le terapie per migliorare la qualità di vita di disabili e anziani?

Le Rsd: per disabili o per anziani

Le Rsd – acronimo di Residenze Sanitarie per Disabili – sono strutture che non accolgono anziani, ma disabili che non possono essere assistiti al domicilio: queste strutture offrono servizi residenziali socio-sanitari per persone con limitazioni di autonomia, anche gravi, sia fisiche che mentali, e tante attività come musicoterapia, pet therapy e laboratori artistici di fondamentale importanza per una quotidianità serena e costruttiva.

Anziani, gravi disabili e Stati Vegetativi

Non solo disabili e anziani: parliamo ora di persone colpite da malattie neurologiche degenerative (SLA; Sclerosi Multipla; Corea di Huntington; Distrofia Muscolare) e con gravi cerebrolesioni acquisite: alcune strutture altamente specializzate dispongono di  nuclei a loro dedicati, dove si cerca un percorso di cura, e di vita, che favorisca il recupero o il mantenimento delle capacità psico-fisiche evitando un ulteriore decadimento, sostenendo sempre le famiglie. In queste strutture la qualità di assistenza è ai massimi livelli, il personale dotato di professionalità specifiche e i programmi di cura studiati sulle particolari esigenze degli Ospiti.

Soluzioni per disabili e anziani con patologie psichiatriche

Esistono strutture riabilitative residenziali riservate a persone con patologia psichiatrica, che siano  disabili o anziani o nessuna delle due, dove lo staff medico si occupa della riabilitazione dei pazienti attraverso attività modulate e dolci: programmi quotidiani, psicoterapia e interventi psico-sociali, laboratori e attività esterne alle strutture in collaborazione con la rete sociale.

Il tutto volto a migliorare la qualità di vita, l’autonomia e le capacità di coloro che vivono questa realtà: perché nessuna disabilità – fisica o psichica –  deve essere vista come una barriera o un mondo a sé stante.