Il Vaccino Anti-Covid: come funziona, tra sicurezza e tipologia

Uno sguardo alle due somministrazioni


1 Febbraio 2021 | PUBBLICATO DA Gruppo La Villa

Il Vaccino Anti-Covid: come funziona, tra sicurezza e tipologia

Come abbiamo già raccontato in occasione del precedente post, il vaccino anti-Covid ha cominciato la sua circolazione nelle nostre Rsa. E, sempre continuando la nostra chiacchierata con il Responsabile Clinical Governance del Gruppo, il Dott. Marastoni, ora vorremmo porre l’accento sul tema del vaccino anti-Covid, tra sicurezza e funzionamento.

Vaccino anti-Covid: sicurezza e somminsitrazione

Su tutto il territorio italiano viene somministrato il vaccino Rna Pfizer con due inoculazioni, a distanza di 21 giorni l’una dall’altra. E l’immunità, stando alle prime osservazioni, sembra arrivare al 95% alla seconda somministrazione. Come per qualsiasi altra cura, parlando dell’evitare effetti collaterali, vogliamo ricordare che va sempre effettuata un’anamnesi precedente la somministrazione, per valutare se sussistano pluripatologie o politerapie in corso. Una regola, questa, che vale anche per l’inoculazione del vaccino anti-influenzale!

Vaccino anti-Covid: sicurezza garantita dall’Rna

Il vaccino anti-Covid sembrebbe dare una sicurezza maggiore grazie alla tecnologia che sfrutta l’Rna: ciò significa che non contiene il virus “depotenziato” e quindi, anche laddove non vi sia un sistema immunitario forte, il rischio di complicazioni per gli Ospiti in Rsa, così come per chiunque, è decisamente minore.

Come funziona questo meccanismo? Una volta iniettato, il vaccino stimola la produzione della proteina Spike, una sorta di sentinella, nel corpo attivando la reazione immunitaria ma senza sviluppare il virus: la prima inoculazione è necessaria per stimolare il sistema, mentre la seconda attiva la mnemonicità e, quindi, l’immunità