Piano per la non autosufficienza: interventi e vaccini per caregiver

Fondi e Beneficiari. Tutto ciò che c'è da sapere


30 Aprile 2021 | PUBBLICATO DA Gruppo La Villa

Piano per la non autosufficienza: interventi e vaccini per caregiver

Nei giorni scorsi abbiamo introdotto questa parte del Decreto Rilancio, già legge dal 2020, dedicata ad anziani, fragili e ai loro caregiver. Ma come vengono suddivisi questi fondi e a quali interventi danno accesso? Vediamolo insieme!

Fondi per la non autosufficienza; assistenza, a casa o in Rsa

Essenzialmente, i fondi si rivolgono a tre tipologie di necessità o servizio: 

  • l’assistenza domiciliare diretta;
  • l’assistenza «indiretta», ovvero quella che riguarda servizi sostitutivi o dedicati al caregiver;
  • gli interventi affini, come i ricoveri di sollievo, sempre che questi non siano a ciclo continuativo ma esplicitamente temporanei.

Chi sono i beneficiari principali di questi fondi?

Sicuramente le persone con disabilità grave e gravissima, i non autosufficienti e i Familiari che se ne prendono cura, così come le figure di reggenza. Per l’erogazione di questi fondi, basta recarsi a un patronato, così da conoscere modalità ed eventuali limitazioni o possibilità di accesso.

Bisogna ricordare, però, che questi interventi, per lo più, non possono sommarsi a quelli eventualmente già stanziati, per esempio, dal welfare locale, come da Regione o Comune di residenza – prendiamo come esempio le pensioni di accompagnamento o di invalidità civile – ma possono essere riscossi anche sotto forma di voucher per l’acquisto di beni e servizi essenziali a chi si trova in uno stato di fragilità.

Vaccini e caregiver: cosa succede in questo caso?

Il vaccino verrà destinato anche a chi assiste le persone fragili: infatti, nel nuovo piano vaccinale, datato 13 marzo, vengono inclusi come categorie “prioritarie” anche i caregiver e le persone che assistono e curano persone con disabilità, anziani o con patologie: parliamo sia di familiari conviventi che collaboratori professionisti, come badanti.

Una conferma, questa, che arriva da Andrea Zini, presidente di Assindatcolf, l’associazione che tutela i datori di lavoro domestici, per una maggiore sicurezza e un ulteriore contributo alla lotta contro il Covid-19 non sono nelle Rsa ma anche a casa.