RSA in Italia: costi, ingressi e sovvenzioni. Cosa sapere per decidere?


15 Ottobre 2018 | PUBBLICATO DA Redazione

RSA in Italia: costi, ingressi e sovvenzioni. Cosa sapere per decidere?

Quando arriva il momento di optare per una RSA, le domande sono sempre molte. E, come abbiamo visto, le strutture differiscono per specializzazioni e per utenza. Spesso, però, la prima domanda che ci si pone è “qual è il costo di una RSA”? Per comprendere meglio questo tema, vediamo insieme come si determina la tariffa di una RSA in Italia, e qual è la situazione RSA nelle principali regioni italiane, tra statistiche e link utili.

Costi di ingresso delle Rsa in Italia: come si calcolano?

Esistono componenti differenti che entrano in gioco nel tariffario di una RSA in Italia. Innanzitutto, è importante comprendere che la tariffa giornaliera di ogni RSA è suddivisa in quota sanitaria e quota alberghiera.

L’Ospite che entra in regime privato versa la quota nella sua totalità (ovvero, quota alberghiera e quota sanitaria).

L’Ospite accreditato – che ha quindi i requisiti per accedere ad una compartecipazione (come vedremo dopo) – viene addebitata la sola quota alberghiera, poiché la quota sanitaria viene saldata direttamente dal SSN o altro ente a seconda della Regione o specifica casistica.

Ogni ospite può entrare in qualsiasi momento in una residenza quale Ospite privato e successivamente diventare accreditato, nel momento in cui verrà riconosciuta dal SSN l’idoneità alla compartecipazione della spesa per la quota sanitaria.

Ti ricordiamo, comunque, che ogni regione ha criteri diversi per l’ottenimento della partecipazione alla spesa: infatti, l’accesso all’accreditamento avviene attraverso un’apposita domanda presentata ai servizi sociali del territorio.

Ma non esistono solo questi parametri: come abbiamo spiegato nel mese precedente, in questo articolo, le RSA dedicano assistenza continua, nell’arco delle 24 ore, a tutti gli ospiti; al momento dell’entrata del singolo paziente, si stilano piani di assistenza individuali, e vengono somministrate terapie, animazione e attività ludico-ricreative personalizzate in linea con quanto determinato dall’équipe medica in relazione alla condizione dell’ospite.

Ciò che contribuisce a determinare una tariffa giornaliera è quindi anche il cosiddetto livello di intensità di cura necessario al singolo ospite, che può prevedere interventi assistenziali diversi, per l’appunto più o meno intensificati.

Esistono aiuti dall’esterno?

Come anticipato, si può accedere alle Rsa sia in forma privata che accreditata; oppure, si può entrare in un primo momento in forma privata e poi “trasformare” il proprio ingresso in accreditato nel momento in cui se ne verificano le condizioni.

L’ASL e le Regioni, persino i comuni, intervengono sempre più spesso a sostegno delle famiglie. Per esempio, in Emilia Romagna, grazie alle risorse del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza (FRNA), un parte del costo dei posti accreditati non grava sugli utenti e le famiglie (la cosiddetta quota sanitaria): infatti, negli ultimi anni, dal 2015, la Regione Emilia-Romagna stanzia annualmente ben 120 milioni di proprie risorse, in aggiunta agli oltre 300 milioni di euro annuali del Fondo sanitario regionale.