Gli anziani sono una risorsa perché conoscono la storia, la quotidianità vissuta, il passare del tempo, e hanno tanto da insegnarci.
I più fortunati di noi, durante l’infanzia, hanno potuto sedersi con i propri nonni e ascoltare i racconti di un tempo che fu: la guerra, la rinascita, i modi di vivere così differenti, la saggezza, i ricordi più divertenti, e quelli più significativi.
Ma la memoria degli – e negli – anziani non ha solo una valenza sociale e affettiva: questa, infatti, rappresenta anche la cartina tornasole in grado di indicarci lo stato di salute psico-cognitiva. Mantenerla nella forma migliore è quindi un esercizio, un piccolo dovere che può essere anche molto divertente: in questo nostro nuovo post troverai esempi, piccoli passatempi e giochi che permetteranno alla tua memoria, a quella dei tuoi genitori, o nonni, di mantenersi vivida.
Giocare, se la memoria inizia a svanire
Si sa, gli anni passano, e la mente a volte inizia a non essere più così reattiva come vorremmo. Un numero di telefono utile che non ricordiamo, o il nome di una persona vista poco prima al supermercato che sfugge. Non sempre, però, si tratta di segnali gravi: l’importante è, quando ci si accorge di questi piccoli tiri mancini della memoria, instaurare una routine.
Come? Basta un semplice allenamento mnemonico:
- Leggendo libri e dedicandosi a giochi linguistici, o di memoria. Un aiuto perfetto è l’enigmistica, soprattutto puzzle, rebus e parole crociate: un passatempo a basso costo, che amplia il vocabolario e la facoltà di comporre frasi diversificate, allenando la capacità compositiva della memoria;
- Tenendo un diario personale: proprio come da ragazzi, anche dopo gli “anta” è bello tenere un diario in cui annotare pensieri, esperienze vissute, incontri ed emozioni. Ed è altrettanto bello rileggere ciò che si è scritto, magari a distanza di qualche giorno;
- “Costruire la memoria”: se “la mente è un labirinto”, come diceva Freud, la memoria si costruisce su “strati”. Questa, infatti, è fatta di associazioni ed evocazioni, che ci aiutano a ricordare le cose più facilmente. Per questo è importante associare nomi e luoghi fisici a pensieri e impegni che dobbiamo ricordare.
Perché è importante la memoria?
La memoria è la base del pensiero e della sua esternazione, che avviene attraverso il linguaggio. Ma di memoria non ne esiste una sola: ne esistono ben tre tipi; quella sensoriale, quella a breve termine e quella a lungo termine. L’invecchiamento agisce, in particolare, sulla memoria a breve termine. Infatti, succede spesso che gli anziani ricordino più facilmente un episodio successo in gioventù, che il menù della sera precedente. Un consiglio: per ridurre i deficit della memoria a breve termine, è bene ridurre lo stress, soprattutto quello traumatico legato alle emozioni forti, attraverso piccoli svaghi quotidiani, passeggiando con regolarità, frequentando centri di aggregazione, e riposando bene (ma non troppo!).
La memoria degli anziani valorizzata da un progetto speciale
In RSA Masaccio, la struttura del Gruppo La Villa sulle verdi colline alle porte di Firenze e del Chianti, è nato, con la collaborazione del Comune di Bagno a Ripoli e le Residenze per anziani del territorio, il progetto “Immagini e parole: la vita diventa un romanzo”, dove il leitmotiv è quello del narrare, narrarsi, e farsi raccontare una storia, compiendo così un prezioso salto nel passato, in storie comuni, che ci appartengono e costituiscono la nostra memoria.
Un lavoro concreto, che verrà racchiuso in un libro e in una mostra, basato su immagini – fotografie, nel particolare – unite alle parole. Per gli ospiti coinvolti non si è trattato solamente di un utile esercizio del ricordo, ma di uno stimolo continuo a scoprire e valorizzare pezzi di vita che rischiavano di andare perduti, favorendo il loro benessere psico-fisico.
L’iniziativa di Rsa Masaccio è solo un esempio delle tante attività svolte dalle Rsa del Gruppo La Villa per dare valore alla memoria e per favorirne il recupero nei propri ospiti. Narrazione, giochi, racconti, piccoli esercizi sono infatti parte integrante del programma riabilitativo e ricreativo quotidiano delle strutture del Gruppo: mantenere attivo il ricordo negli anziani si può e si deve, perché i nostri nonni sono preziosi detentori di storie, di esperienze uniche, originali, irripetibili. Proteggere la loro memoria è come proteggere la nostra.