Terapie, spazi e socialità: l’Alzheimer e le nuove frontiere per il sollievo

Una approfondimento dedicato alle terapie non farmacologiche


1 Ottobre 2021 | PUBBLICATO DA Gruppo La Villa

Terapie, spazi e socialità: l’Alzheimer e le nuove frontiere per il sollievo

Contrastare l’isolamento della persona con Alzheimer e delle famiglie che, quotidianamente, si trovano a vivere la dimensione di questa malattia: come? Con terapie non farmacologiche, ambienti e attività sul territorio – sempre seguiti da un operatore qualificato -. Ne parliamo di seguito!

Alzheimer e demenza: raggiungere un obiettivo

Focus sul massimo benessere e sul rilassamento, ma anche sul mantenimento delle capacità funzionali residue: esistono trattamenti appropriati che aiutano proprio a diminuire l’utilizzo di farmaci per la gestione dei problemi “definiti comportamentali”.

E, questo approccio, che chiamiamo “terapie non farmacologiche”, ha dimostrato come sia possibile, per i pazienti, abituarsi a stare con gli altri ottenendo benefici, per divenire parte integrante di un gruppo e della Struttura.

Terapie e socialità nell’Alzheimer

Parliamo ora di quelle attività sociali e cognitive che possono aiutare a ridurre e ritardare la patologia, stimolando la sfera cognitiva e favorendo la continua creazione di nuove connessioni cerebrali: nelle Rsa del Gruppo, per perseguire questo obiettivo, sono sempre più diffuse la Doll Therapy – o “Terapia della bambola” –, la Pet Therapy, la Stanza Multisensoriale, lo Yoga della risata: terapie coinvolgenti, dolci e dedicate proprio agli anziani con Alzheimer e demenza, che contribuiscono, per quanto possibile, a una migliore qualità di vita nei pazienti. Il tutto, senza mai dimenticare l’importanza di spazi e di ambienti, sempre oggetto in Rsa di un’attenta progettazione, che non sono semplici scenografie per queste attività, ma sono in grado di favorire serenità e benessere. 

Gruppo La Villa: soluzioni e innovazioni dedicate all’Alzheimer

Rsa Carducci, Rsa Leopardi, Rsa & Villa Alfieri e Rsa Le Terrazze (con il suo focus di cura e accoglienza completamente dedicato all’Alzheimer), Cra Pensionato San Giuseppe e Rsa Masaccio: i loro nuclei Alzheimer sono progettati ad hoc e sono in grado di garantire la massima sicurezza, con elementi di arredo e percorsi pensati proprio per supportare l’orientamento psicofisico e cognitivo di ogni Ospite. Queste aree contengono percorsi wandering, interni ed esterni, sono sicure, caratterizzate da colori, arredi e forme scelte per favorire la serenità di chi soffre di questa patologia, puntando tutto sull’orientamento dell’Ospite, aiutandolo a riconoscere più facilmente il nucleo di appartenenza. Senza dimenticare, poi, la Doll Therapy e le Stanze Multisensoriali, di cui abbiamo parlato poco sopra, e le apposite poltrone anti-rialzo per contenere il wandering, stato tipico della malattia.

 

Qui, inoltre, si contestualizzano le tante esperienze di Rsa & Villa Alfieri a Camaiore, come il progetto “CulturalMENTE”, o “Alzheimer Cafè”, dedicati all’inclusione negli spazi culturali dei malati di demenza, e al supporto delle famiglie o caregiver che si occupano di essi, dentro e fuori le Rsa.